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numero 1 | novembre 2004
Gioco e piacere nell'apprendimento linguistico
ALMA edizioni
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Learning Paths – Tante Vie Per Imparare

Le risorse per giochi didattici in internet rivelano un primo dato che deriva da un malinteso che continua ad appartenere al mondo della scuola: la dimensione ludica ha grande peso nella didattica dedicata ai bambini, ma si perde gradualmente quando i discenti crescono.
Molti e ben congeniati sono infatti i siti internet che propongono giochi didattici per bambini, mentre non esistono risorse analoghe per una utenza adulta, se non alcune pagine dedicate allo studio autonomo per italiani.
Il sito che presentiamo quindi non è propriamente sui giochi, anche se fa riferimento a concetti didattici che di un approccio ludico costituiscono il cardine: autonomia del discente, attenzione agli stili di apprendimento, motivazione.
Learning Paths – Tante Vie Per Imparare è il sito internet ideato e gestito da Luciano Mariani, insegnante di inglese, formatore, autore di materiali didattici e di numerose pubblicazioni sui temi dello sviluppo delle abilità di studio, delle strategie di apprendimento e dell’autonomia dello studente. Il sito è “dedicato in modo specifico alla ricerca e alla didattica per la promozione dell'autonomia dello studente, con particolare riferimento all'apprendimento delle lingue straniere, ma con ampie opportunità di lavoro trasversale”.
Oltre ad una ricca quantità di materiali e riferimenti proprio intorno a questi temi, articolati in diverse sezioni, Learning Paths – Tante Vie Per Imparare presenta alcuni giochi in una parte denominata “Pagine attive”: qui sono ospitati suggerimenti didattici e vere proprie attività da svolgere individualmente o in gruppo, nelle classi o in autoapprendimento.
Le “Pagine attive” sono divise in due parti: una caratterizzata da attività che utilizzano strategie di induzione, l’altra da attività di tipo deduttivo.
Nelle attività di tipo deduttivo lo studente si muove dal generale allo specifico, dall’astratto al concreto, applica delle regole. Compito dello studente è qui costruire ipotesi e previsioni sulla base di indizi, per cui le proposte di questo tipo vanno sotto il titolo di “La strategia di Sherlock Holmes”. Di tipo opposto è invece la “Strategia del codice segreto”, durante la quale lo studente si muove dallo specifico al generale, dal concreto all’astratto, formulando delle regole.
I giochi proposti risultano molto interessanti e possono essere utilizzati dall’insegnante nelle classi così come sono o fungere da esempi per crearne di simili.
Alcuni dei giochi proposti sono disponibili anche in lingua inglese. Sono inoltre presenti link ad attività create da studenti sulla base di quelle proposte nel sito.

Learning Paths – Tante Vie Per Imparare rappresenta nel complesso una risorsa importante per tutti quegli insegnanti che desiderino approfondire le tematiche relative all’autonomia del discente e vogliano cimentarsi con attività didattiche che abbiano come obiettivo non solo l’apprendimento di una lingua, ma anche l’apprendimento di strategie metacognitive. Ciò a cui tutti i contenuti del sito mirano infatti è uno studente che impari ad imparare, che acquisisca consapevolezza delle proprie capacità, che si impossessi di strategie che lo rendano autonomo nell’apprendimento.
Una presentazione Power Point realizzata da Mariani dal titolo “Imparare a imparare, insegnare a imparare” si chiude con l’auspicio che uno studente, al termine di un corso di studi, esca con la convinzione e idealmente scriva alla lavagna le parole: “Ora conosco le regole del gioco. Posso sforzarmi, giocare meglio e magari vincere”. La frase è poi analizzata nel dettaglio, e le righe che ne seguono sintetizzano al meglio il punto a cui tende ogni lavoro proposto nel sito:
“Uno dei ruoli più importanti che può giocare un approccio strategico e metacognitivo all'insegnare a imparare consiste nel fatto che la capacità di utilizzare strategie può aumentare la percezione di essere competenti, la sensazione di essere in grado di affrontare e risolvere problemi.
In questo modo chi sta imparando può cominciare a cambiare il modo di vedere le cause dei propri successi o insuccessi. "Farcela" non è più solo questione di fortuna, di essere intelligenti o stupidi, di avere un bravo insegnante o di avere qualcuno che ti aiuta - ce la puoi fare se fai uno sforzo, se usi le strategie opportune al momento giusto, e, soprattutto, se sai fare scelte consapevoli e se sai valutare le conseguenze delle tue scelte.
Non è la soluzione definitiva alla sfida di diventare autonomi nel proprio studio, ma è anche in questo modo che si costruisce il senso di auto-stima, di auto-efficacia, di aspettativa di successo - e quindi di disponibilità ad apprendere”.